martedì 1 novembre 2011

Boj za (fight for...)

La "rivoluzione slovena" ha luogo da ormai più di 2 settimane, esattamente da 18 giorni, nella piazza davanti alla Borsa di Ljubljana. 
La prima curiosità da raccontare, può essere interpretata come un riassunto di ciò che sta avvenendo.... 
Il 15 ottobre, data dell'importante manifestazione per il GLOBAL CHANGE 5000 persone si sono ritrovate a cantare, camminare, ascoltare, discutere, sorridere e gridare in Piazza Kongresni, la più importante nel centro di Ljubljana. Dopo un paio d'ore , quando ormai il freddo si faceva sentire, 1000 manifestanti hanno sfilato lungo slovenska cesta, fino ad arrivare nella piazzetta porticata difronte al palazzo della Borsa. 
Il termine sloveno per indicare quest'edificio così simbolo del presente finanziario nel quale ci stiamo trovando nostromalgrado, è BORZA. Nel fervore ed emozione per ciò che stava finalmente avvendendo in un paese come la Slovenia, alcuni studenti hanno appoggiato maldestramente uno striscione alla facciata, facendo cadere accidentalmente la lettera R della scritta in caratteri dorati. 
Nei giorni successivi si è riempito quel vuoto con una J fatta di cartone, così che la scritta è diventata "BOJ ZA" che vuol dire "lottare per"... 
geniale, no?! 
cosi quello è diventato lo slogan della nostra seconda casa attuale, ci passiamo molto tempo, tutto quello che ho libero...
Ho dormito la prima sera li, con un freddo assurdo, qui a ljubljana le temperature sono vicine allo 0 già da un paio di settimane, si gela davvero, è inverno inoltrato qui nell'est. 
Eppure le tende sono aumentate da 6 a 30, la gente continua a rimanere la notte lì, ma a turni di 4 ore ciascuno, perchè altrimenti l'umidità e il freddo diventano difficilmente resistibili. Abbiamo fatto crescere il campo organizzandolo al massimo, per ogni tipo di evenienza e necessità. 
Ci sono 3 tende militari grandi, una di loro contiene la cucina, cioè dei bollitori, pentole, dove a turno la gente prepara minestre e piatti caldi, dove si raccoglie tutto il materiale che la gente porta. Infatti già a partire dal secondo giorno di occupazione, c'erano signore anziane, famiglie con sacchi pieni di cibo per noi...coperte, sacchi a pelo ,ombrelli, the caldo...
una solidarietà incredibile, che si ha la possibilità di vedere descritta in libri, articoli, soprattutto attualmente, ma che vi giuro è cosa diversa e più diretta da vivere sulla propria pelle. Osservare questo tipo di automatismo della natura umana realizzarsi cosi spontaneamente mette fiducia, fa sorridere e abbracciare la gente che si ha accanto. 
Ciò è proprio quello che sento ogni volta che resto un po' di tempo in quella piazza, sento affetto, sento comunione, sento sofferenza, sento ideali, sento paura e fiducia allo stesso tempo. 
Ma continuiamo con ordine con la descrizione... in tutte le tende ci sono stufe elettriche e i funghi che si trovano normalmente nei bar... cosi ci si può scaldare un po', seduti su delle travi di legno o delle panchine offerte gentilmente dal sindaco di ljubljana (che si sta candidando alle elezioni nazionali, e qui è detto tutto). 
Si passano molte sere li dentro, a parlare, a discutere, a riassumere i workshop, a condividere esperienze... non importa da arriva la gente, che lingua si parla. C'è un'apertura sorprendente, che però credo che sia più legata al popolo sloveno che alla situazione in sé. Comunque sia, in tutte le attività se c'è almeno una persona che non parla sloveno, viene fatta la traduzione simultanea o a gruppi in inglese, anche le conversazioni in inglese, e non importa che due amici che fanno parte del cerchio debbano scambiarsi accendino e the, communicano anche tra di loro con una semplicità e naturalezza stupefacente. 
Nella seconda tenda c'è "the press", quindi connessioni a internet che viene scroccata dal bar della piazza, altri pc con chiavette prese in prestito da un negozio internet, coperte, sacchi a pelo che si scaldano,.. è insomma la tana per i giornalisti, per chi ha bisogno di tranquillità per postare un video, delle foto, per organizzare interviste o riprese. 
La terza tenda è più vuota, ed è pensata per ospitare i workshop in caso di pioggia o di freddo estremo. 
ogni giorno vengono fatti dei worshop, a partire dalle 11 fino alle 20. sono ormai inziati diversi tipi di discussioni:
- sui lavori sociali: cioè studenti di social work si mettono a disposizione per ascoltare le persone che hanno difficoltà, come ad esempio persone anziane a cui è stata tolto il sussidio o la casa che prima era pagata dallo stato, e ora si ritrovano inermi senza punti di riferimento e mezzi a cui aggrapparsi. allora si cerca di trovare delle soluzioni, di indirizzarli in precise direzioni. ci sono anche degli studenti che studiano diritto, giurisprudenza. da un paio di giorni hanno messo a disposizione anche un telefono, che rimane nella tenda tutto il tempo, a cui la gente può semplicemente chiamare se non se la sente di andare di persona in piazza. 
questi studenti stanno organizzando anche altre attività in istituzioni della città, come ad esempio un teach-in nell'ospedale psichiatrico, per poter incontrare i pazienti, parlare con loro, toccare con mano la situazione nella quale vivono, che è ancora molto diversa da quella creata dalla rivoluzione messa in atto da Basaglia 40 anni fa. Qui è ancora molto difficile uscire da questi ospedali, e sono pochi quelli che vengono affidati ai servizi sociali o a delle cooperative per cercare di essere re-integrati nella società. 

-In un altro workshop si discutono temi più economici, come il capitalismo finanziario, la crisi economica, le alternative, il precariato e i lavori a tempo determinato. Lo portano avanti quelli del "rog center", il centro sociale di cui faccio parte. Tra di loro c'è un professore molto conosciuto in Slovenia, Andrej Kurnic , e anche David, un ragazzo americano, che sta facendo un Master internazionale in immigrazioni, e che ha un debito personale con le banche americane di 20,000 euro per essersi fatto prestare i soldi necessari per studiare 3 anni in un' università americana.  Loro discutono sulla situazione attuale dell'economia, cercando di configuare nuove alternative, anche mettendo a confronto i diversi discorsi che vengono realizzati nelle altre 1000 piazze occupate al momento. Nel frattempo organizzano azioni nelle banche di ljubljana, questo è il link per il video dell'azione a cui ho preso parte anche io  (http://www.youtube.com/watch?v=2ZScxnDqTv0&feature=player_embedded). 

Lo scopo di questi interventi è di entrare a gruppi numerosi nelle banche, restare nel centro delle hall, e con il megafono parlare a turno, raccontando la nostra situazione personale, spiegando perchè siamo scesi in piazza, perchè non siamo daccordo con il sistema finanziario attuale, quali sono i nostri disagi e le nostre richieste. Si fanno almeno due azioni a settimane di questo tipo. 

-  Un altro workshop che viene portato avanti il lunedi, mercoledi e venerdi, riguarda il consumo di droghe e alcool. sia nella dimensione comunitaria del nostro camping in boj za, sia a livello nazionale sloveno e globale. 
Si è votato per l'assoluto divieto di alcool e sostanze illegali sulla piazza, per non dare motivo all'opinione pubblica , ai media, alle istituzioni e ai politici di attaccare il nostro movimento, che può facilmente essere scambiato come un modo trovato per costruire uno spazio comune di party e cazzeggio. A volte circolano comunque bottiglie di rakkia (grappa balkanica), che serve per tenere al caldo , o almeno dare quell'impressione, coloro che sono incaricati dei turni di guardia notturni alla piazza, che vanno dalle 23 alle 3, e poi dalle 3 alle 6.  
Per quanto riguarda il livello nazionale, si sta organizzando un SMOKE IN  all'interno dei locali del ministero della salute. Il programma è quello di entrar in gruppo e di accendersi allo stesso momento diversi spinelli di marjuana, per insistere sulla lotta alla penalizzazione e criminalizzazione delle droghe leggere in slovenia. (qui non esiste alcuna dose personale, ma comuque moltissima gente coltiva, fuma, compra e vende. Come in qualsiasi altro paese del mondo direi) . La consumazione di marjuana è quindi considerata come un tratto presente e persistente nella nostra società attuale.  Bisogna riuscire a far imporre i nostri diritti, spiegare le posizioni della gente e ottenere in qualche modo una sorta di liberalizzazione. Smettere di far finta di niente e riconoscere che questo tabù sulle droghe è  in fin de conti uno dei più cruciali aspetti che caratterizza la vita dei giovani,  i traffici economici illegali e la corruzione. Con che scusa si può continuare a chiudere gli occhi davanti a questo scandalizzante discorso?!

Per continuare con la presentazione degli incontri settimanali, c'è un workshop che si occupa delle elezioni politiche che avranno luogo il 4 dicembre. Si discute quindi quale strategia scegliere per boicottare il voto: non andare a priori a votare? consegnare scheda bianca? andare a prendere le schede, registrandosi, e poi portarle in un 'urna nella piazza della borsa? 

Alle 10.00 e alle 18.00 ogni giorno ci sono le assemblee generali, per fare il punto della situazione, fare un riassunto di ciò che è accaduto nelle ore precedenti, raccogliere opinioni e idee su come continuare la resistenza e l'occupazione, che con il freddo, la pioggia e la neve sta diventando sempre più ardua e stancante, anche se l'entusiasmo, le iniziative e il coinvolgimento della gente e dei media aumentano di giorno in giorno, davvero. 
Non si era mai visto un movimento cosi in slovenia almeno sicuramente per quanto riguarda la sua storia Nazionale, che ha avuto inizio nel 1991. 

Ciò che rende straordinario il movimento in Slovenia sono le sue piccole dimensini. Qui tutto è più ristretto, più intimo e quindi tutto riesce ad essere più concentrato, ben connesso e non dispersivo. Cosi come sostiene Krugman, parlando di sistemi complessi nella società attuale : " Local, short-range interactions can create large-scale (self organizing) structure" . 
Per questo i media sono sempre presenti in massa, seguono tutto quello che succede in piazza, si mobilitano per organizzare trasmissioni tv, interviste radio, piccoli filmati. questo è il link dove potete ascoltare l'intervista che Radio Koper (Capodistria) mi ha fatto per telefono on live venerdi scorso http://tvslo.si/predvajaj/il-vaso-di-pandora/last.radio.il_vaso_di_pandora


Sono davvero entusiasta qui, perchè davvero si è creato uno spazio di dialogo, incontro, che trovo sia fondamentale per poter vivere al giorno d'oggi e capire da che parte siamo girati e dove stiamo andando, invece di isolarci con le nostre singole lamentele, non sapendo che i nostri timori , ansie , sono identici a quelli di tutti. 
Ed è buffo e in contraddizione il fatto che proprio i social network, che hanno avuto un ruolo così fondamentale per l'organizzazione, la condivisione delle idee in questo global mouvement, siano poi alla fine ciò che ha anche creato questa voglia di scendere in piazza, di unirsi, stanchi di stare isolati davanti ad uno schermo e vivere virtualmente. 
Si naviga, si chatta, si hanno dibattiti sui wall anche dalle piazze, ma si fa tutto questo uno vicino all'altro ,come sto facendo io ora, sentendo il calore delle persone, sentendone i discorsi, le risate, le lamentele... 

Che bella cosa la condivisione. 
Buona rivoluzione, interna, personale, a coppie, gruppi o globale che sia. 
Giulia






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