martedì 5 ottobre 2010

la donna che vendeva i suoi sogni..

inizio questo mio spazio con il titolo di un racconto di Gabriel Garzia Marquez, che ho appena finito di leggere...è corto..e caso ha voluto che me lo trovassi nelle mani oggi. libro regalatomi da una ragazza australiana in giro per l'europa, che ho ospitato per un paio di giorni nel mio appartamento tramite couchsurfing.
Inizio così il mio primo post..anche se ho pensato e ripensato a mille altri modi per farlo.. ma l'impulsività del momento è ciò che preferisco captare. 
dicevo quindi che l'ho letto per caso, come la maggior parte delle cose che ci / mi avvengono... avvenimento che si incrocia con l'altro, strade che si formano, altre che si abbandonano, incroci che si evitano, deviazioni che cambiano il resto,... 
maria, la protagonista, è una donna che come lavoro nella vita "vende i suoi sogni". 
uao. che mestiere più affascinante può esistere? 
e noi che ci facciamo scoppiare la testa pensando e ripensando in ogni minuto delle nostre giornate a cosa potremmo fare un giorno, a cosa diventeremo, cosa creeremo, dove andremo a finire? 
a me piacerebbe osservare le forme che assumono le nuvole, a quale velocità vanno, i colori che cambiano...oppure ascoltare il cigolio delle barche parcheggiate al molo, associarle con altri suoni e rumori. 
mi piacerebbe vivere osservando il mondo, immagazzinando in me pensieri e progetti....  
senza un preciso fine, senza calcolare dove, come e perchè....

bando alle ciance... non so ancora bene il motivo di questo blog..
era tanto che volevo crearne uno..ed ora, eccoci qui.
innanzitutto è un modo per raccontare che combino, alla gente che conosco che vive distante da me, anche se il fatto che abbia deciso di usare la lingua italiana mette un certo tipo di barriere... ma scrivere credo che sia come leggere... si perdono troppi pezzi e un po' di poesia se lo si fa in una lingua che nn è la nostra...

e non è solo per soddisfare la curiosità sulla mia vita che scrivo qui...credo di non essere egocentrica fino a questo punto...
in questo spazio parlerò delle mie scoperte, delle conoscenze che farò, dei miei progetti, di ciò che vedrò. visiterò, incontrerò, amerò, odierò ... ma soprattutto l'imput più forte che mi ha portato qui è sicuramente la città in cui mi trovo.

barcelona, spagna.

barcelona, l'ombelico del mondo. senza dubbio.

barcelona, città dalle mille facce, dai mille colori, sfumature, odori, suoni.

barcelona, città incantevole, ricca, diversa in ogni suo centimentro quadrato. mai vista tanta diversità così raccolta in un solo posto, mai vista tante differenze convivere in questo modo. mai vista tanta fantasia, follia, bellezza, tranquillità, pace, avanguardia, elettricità. vita.

questa città è viva. sprizza vitalià e curiosità.
mi intriga e mi affascina.
è fantastica... e pur lasciando il mio io approfittarne nel più profondo,.. mi apro per condividerla con voi. o almeno con una tastiera, questa tastiera. con questo schermo.
provo a condividermi con altro che non sia semplicemente un foglio di carta, di cui sn pieni due scatoloni nel mio solaio. due scatoloni di parole, che hanno formato frasi che mi hanno portato fino a qui.
buon inizio. 

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