l'autunno sembra definitivamente arrivato...
anche se qui a Barcelona ci sono ancora 20 gradi...nonostante la bufera di freddo che si sta consumando fuori...
da questa notte i sibili non cessano, e il movimento dell'aria sembra aver offeso il sole, che persa la sua battaglia rimane ubbidiente dietro le nuvole nere..
così l'atmosfera cambia...anche in casa. Siamo tutti qui, tutti e nove, in questo giorno di festa nazionale spagnola. Ma l'autunno si percepisce anche se non si guarda dalla finestra, perchè il bollitore dell'acqua è sempre in funzione per vari the e infusi, sul fuoco c'è una zuppa in via di preparazione, le luci sono già tutte accese alle sei del pomeriggio... in generale le conversazioni hanno un tono più basso, come se il cambio di stagione o il brutto tempo concedesse a tutti il diritto di essere più pensierosi, più chiusi in se stessi, nei propri pensieri...
devo dire che non mi dispiace affatto come stagione l'autunno.
è una via di transito, è una stagione di passaggio.
E per una come me, che si trova incessantemente in transito, in imbilico, in changement.. mi ci ritrovo ecco.
Sono tornata stamattina da Madrid.
Weekend deciso all'ultimo momento, dopo giorni di raffreddore e malanni... ugualmente passati imponendomi il massimo delle forze e energie.
La scorsa settimana non mi sono fermata un attimo, nonostante gli acciacchi dovuti a un azzardato bagno nel mare in ottobre, per di più non munita di asciugamano. è venuta a trovarmi qui a Barça una mia cara amica da Cuneo, e mi sembrava quindi il minimo accompagnarla per la visita e scoperta di questa incantevole città .
E così eccoci partite per il Barrio Gotico, la cattedrale, il Port Viell, il lungo mare, la spiaggia... poi ancora l'outlet di Disegual incontrato vicino a casa mia, il parc Guell, la Sagrada familia, il quartiere di Gracia attraversato a piedi, la mostra fotografica così violenta sul Darfur, una exhibition azzardatamente moderna all'interno della casa Pedreria di Gaudi... per finire il terzo giorno con il mercato Els encants a Glories nella mattinata... un tale mix di nuovo e antico, di colori, di gente, urla , profumi forti... tapas e cerveza nel magico e interculturale barrio del Raval...
Bello ritrovarsi con persone in posti nuovi, lontano da casa, dalla quotidianità di entrambi.
Quanto si riesce a condividere di più, a raccontarsi, a trovare tempo per farlo realmente e non in modo fittizio o intervallato.
Grazie mina per questi bellissimi giorni.
La mia parziale influenza è stata scossa anche da un sacco di nuove conoscenze e incontri, avvenuti grazie tramite il sito di couchsurfing (www.couchsurfing.org). Avevo infatti giorni fa ricevuto una richiesta di ospitalità da parte di un ragazzo italiano, matteo,o meglio, matte... guardando il suo profilo ero capitata sul suo blog, che mi ha risucchiato nel suo mondo tramite le sue parole per una mattinata intera... ho letto tutti i post, i racconti di un viaggio in giro per l'europa iniziato qualche mese fa a Lyon, città in cui ho vissuto e che mi sembrava di rivivere attraverso le sue vicende... è grazie a lui che ho avuto il decisivo imput per iniziare questo mio spazio..,
Così giovedì sera ci siamo conosciuti, siamo andati insieme a cena nel nuovo appartamento di Noemi... incontri che avvengono così casualmente ma in modo così naturale, perchè grazie alle informazioni che ognuno inserisce si può avere l'impressione di conoscere già in parte la persona, si sa che facendo entrambi parte di quella comunità virtuale si condividono certe idee, certi valori... e così è avvenuto con Matte.
Lui, che ispirato dalle vicende di Alexander Supertramp ha lasciato la sua quotidianità per mettersi alla prova, di fronte a nuove città, nuovi paesi, realtà, strade in cui sceglie di suonare la sua chitarra e incontrare così la gente... sono stata attirata dal modo in cui concepisce questo suo muoversi, in autostop, couchsurfing, carsharing... metodi low cost ma non solo... perchè in fondo sono i modi più naturali e sinceri di relazionarsi con la novità, con i posti che si decide scoprire...
e ricordo con un sorriso la serata passata a casa mia a parlare sulla magica terrazza, a cucinare tortillas e ad ascoltare la musica dei tempi delle elementari, delle medie.. con matte e mina...
poi voilà , sono partita per madrid... dove ho conosciuto un'altra persona che ha saputo darmi tanto, e con la quale mi son subito sentita in sintonia... virginia... mi ha accolto in casa sua nonostante non ci fossimo mai parlate prima..sn stata accolta da un pranzo trattino merenda sinoira pronto alle 18 , offertomi con sincero spirito di accoglienza dalla padrona di casa irena, donnina sulla sessantina carica di energie e di aneddoti.
di madrid la prima ed essenziale cosa da dire è che è GRANDE , esageratamente grande, complicata,estesa... le ore sul metrò sono il ricordo più marcato che mi ha lasciato...
ma nonostante sia cosciente del fatto che sia una città nella quale nn mi piacerebbe vivere, l'ho apprezzata per la sua anima spagnola, caratteristica che invece è assente in barcelona.. con le sue tapas, i bicchieri di cerveza o sangria a 1 euro, i bocadillos con calamari fritti, il mercatino del rastro la domenica mattina, il parco del retiro, il quartiere la latina, lavapies, cuechua... i musei del padro, reina sophia, thyssen... gli spazi verdi ovunque, il laghetto del parco, le barche, le terrazze con i tavolini...
E la Tabacalera, ovvero un enorme e stra interessante centro culturale-sociale nel cuore della città.. che ci ha regalato vestiti usati, libri, reggetton, musica, incontri con altri tre ragazzi della rete di couchsurfing polacco, austriaco e uno di San Francisco...
questo lungo weekend con virginia e alice mi ha fatto bene, mi ha coccolato, anche grazie al favoloso pranzo tipico della repubblica domenicana cucinato per noi dalle coinquiline, al jolie café Viva la vida e al suo the energetico..
mi sento in armonia con ciò che vivo, con ciò che scopro, con ciò che mi attende e con ciò che già ho assaporato... e questo è semplicemente l'ineguagliabile effetto che mi fa il viaggiare...
perchè, come ho letto da qualche parte :
Aver viaggiato tanto significa arrivare giovani all'età matura, uno dei segreti della felicità...
...dappertutto la gente ci dice "Non andate così veloci, restate!"...
ma solo noi sappiamo quello che ci resta da vedere.. .
e per concludere non posso non ricordare ciò che di folle mi è successo.. uno di quegli incastri di avvenimenti che possono rendermi dingue se ci sto troppo su a pensarci...
ieri abbiamo preso la metro alla porta del sol, ad un'ora qualunque, nella fermata più centrale della città più popolata di Spagna. Sono entrata in una delle numerose porte di quella metro presa a caso... e mi ritrovo davanti un ragazzo conosciuto due anni prima a Lyon, assiduo frequentatore del Kbarré , il circolo culturale dove lavoravo...che in Erasmus a Milano era in visita alla sua ragazza madrilena...
non vi capita mai di pensare, quando visitate una città, alle persone che conoscete, o che avete visto almeno una volta nella vostra vita, che potrebbero essere lì anche? non vi esce , come in un fumetto, una nuvoletta nella quale ci siete voi che guardate dall'alto i puntini muoversi nello stesso spazio, che si evitano per un soffio?
be, a me capita, e ieri è accaduto che due di questi puntini, non si siano dati le spalle senza saperlo!
Grazie per le emozioni che mi hai trasmesso con le tue parole... non sono riuscito a volermi convincere che devo dormire, pur di leggere le peripezie dei tuoi pensieri!
RispondiElimina"Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila..."
Andrew